Descrizione
Comune di Rieti e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, hanno presentato oggi la nuova stagione 2025/2026 del Teatro Flavio Vespasiano. Sette spettacoli in abbonamento con grandi interpreti della scena teatrale nazionale.
“Una stagione teatrale molto importante che ci accompagna alle iniziative del 2026 – dichiara l’assessore alla cultura della Città di Rieti, Letizia Rosati - Gli spettacoli salgono da cinque delle precedenti stagioni a sette di quest’anno, con un’apertura straordinaria, innovativa e interessante. In generale si tratta di tutti lavori di assoluto livello che oscillano tra la complessità della tragedia e la brillantezza della commedia, tutti con interpreti di fama nazionale. Con questa nuova Stagione teatrale compiamo un grande passo in avanti e proseguiamo nel percorso di crescita culturale della Città”.
“Fare teatro non significa semplicemente alzare un sipario. Servono visione, cura, ascolto. Con questo spirito, ATCL – insieme al Comune di Rieti – ha costruito la stagione di prosa 2025 del Teatro Flavio Vespasiano. Abbiamo immaginato un percorso fatto di storie che parlano al presente e popolato da artisti e artiste capaci di abitare la scena con autenticità. Una stagione pensata per chi il teatro lo ama da sempre, ma anche per chi lo incontra per la prima volta.
In un tempo che corre veloce e spesso ci distrae, crediamo che il teatro possa e debba rallentare, raccogliere, accendere. Per questo il Flavio Vespasiano non sarà soltanto un luogo dove assistere agli spettacoli, ma uno spazio da abitare, un punto di ritrovo per la comunità, dove condividere parole, corpi, visioni. Un sentito ringraziamento va all’Amministrazione Comunale di Rieti, che ha creduto nel valore di una proposta teatrale solida e coerente, e a tutte le professionalità che ogni anno contribuiscono ad accendere la magia del Teatro.” dichiarano l’Amministratore Delegato di ATCL, Luca Fornari e la Direttrice Artistica di ATCL, Isabella Di Cola.
Ad aprire la stagione, martedì 21 ottobre, alle ore 21.00, Iliade - Il gioco degli dèi, liberamente ispirato all’Iliade di Omero, di Francesco Niccolini, regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer, con Alessio Boni e Antonella Attili e con Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico e Marcello Prayer. “Iliade” canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere il nostro: le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in “Iliade” che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore. A dieci anni dalla nascita, dopo I Duellanti e Don Chisciotte, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.
Sabato 13 dicembre, alle ore 21.00, Chicchignola, di Ettore Petrolini, regia Massimo Venturiello, con Massimo Venturiello, con Maria Letizia Gorga e con Franco Mannella, Claudia Portale, Carlotta Proietti. Centoquarant’anni fa, nel 1884, nasceva Ettore Petrolini. “Chicchignola” è una commedia contemporanea e tradizionale al tempo stesso. Non a caso il suo autore è stato spesso associato a Plauto, il più moderno drammaturgo di tutti i tempi. La grande forza di Petrolini, quella che appartiene a una ristrettissima schiera di artisti geniali, sta nel ritrovare terreno fertile in qualsiasi epoca. Avremmo potuto incontrarlo nel teatro dell’antica Roma e al contempo non è inimmaginabile pensarlo, forse addirittura con accresciuta forza innovativa, tra duemila anni accanto a chissà quali nuove forme teatrali. La trama di questa commedia è semplice. Chicchignola, un uomo qualunque che tira avanti vendendo giocattoli da lui stesso costruiti, su un carretto, lungo le strade di Roma, è oggetto di comune derisione. Questa sua passione per palloncini e giocattoli sembra essere espressione di grande ingenuità, se non addirittura di stupidità. Con estrema facilità dunque sua moglie lo tradisce col suo migliore amico, nella convinzione che il marito non riuscirà mai a scoprirlo. Un finale a sorpresa però ribalterà completamente la situazione e i cosiddetti furbi che ronzano attorno al poetico protagonista dovranno ricredersi e confrontarsi con la loro squallida superficialità.
Venerdì 30 gennaio, alle ore 21.00, Divagazioni e Delizie, di John Gay, traduzione e regia Daniele Pecci, con Daniele Pecci. “Divagazioni e Delizie” è un testo teatrale di John Gay, autore statunitense recentemente scomparso. È formato totalmente da scritti di Oscar Wilde, siano essi brevi racconti, commedie, saggi, lettere o semplicemente aforismi. La bravura dell’autore è stata quella di inventare il presupposto per cui Wilde, nell’ultimo anno della sua vita (1899), uscito dal carcere ed esule in Francia, stanco, grasso, malato e completamente in bancarotta, per cercare di tirare avanti, affitti piccole sale teatrali per dar spettacolo di sé, presentandosi al pubblico parigino come il ‘mostro’, ‘lo scandalo vivente’. Una sorta di conferenza autobiografica, a tratti interrotta da piccoli colpi di scena, happenings, e contrasti con i due inservienti/macchinisti del teatro. Seppur velata da una costante malinconia e da un sarcasmo feroce, la prima parte del testo scivola via fra vecchi ricordi, aneddoti, e racconti spesso molto divertenti. La seconda parte invece, attinge a piene mani da quel doloroso e terribile atto d’accusa che è il De Profundis. Il fatale amore per Lord Alfred Douglas, il processo, il carcere, gli ultimi anni esule tra la Francia e Napoli, la malattia e il presagio della morte ormai imminente.
Sabato 7 febbraio, alle ore 21.00, A Mirror - uno spettacolo falso e non autorizzato, di Sam Holcroft, regia Giancarlo Nicoletti, con Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini e Gianluca Musiu. In uno Stato totalitario in cui il Ministero della Cultura deve approvare tutte le opere d’arte, il pubblico è accolto in quella che sembra essere una sala eventi addobbata per un matrimonio, per poi scoprire di essere coinvolto in una performance clandestina e senza autorizzazione. Cosa sia la verità è continuamente in discussione, i ruoli sono pronti a capovolgersi e le forze dell’ordine attendono in agguato. Ce la farà il gruppo di attori ribelli a portare lo spettacolo fino alla fine? E riuscirà il pubblico a evitare l’arresto per questo gesto di insubordinazione? Con un meccanismo geniale, esilarante e imprevedibile di teatro-nel-teatro-nel-teatro - a metà fra Pirandello, i grandi autori distopici e Rumori fuori scena - “A Mirror / Uno spettacolo falso e NON autorizzato” è il nuovo testo di Sam Holcroft che ha avuto un enorme successo nel West End londinese. Affrontando temi come la libertà di parola, l’autoritarismo e la censura, è un elettrizzante thriller dark ad alto tasso di ironia e adrenalina. Qual è il confine fra politica, potere e arte? Siamo veramente liberi da qualsiasi forma di censura? I politici possono condizionare la libertà di espressione? E il pubblico ha bisogno di sentirsi dire la verità o una bugia? Uno spettacolo di teatro totale, ambiguo e sfuggente, in cui nulla è come sembra e che chiede al pubblico di essere continuamente parte attiva della messinscena.
Venerdì 20 febbraio, alle ore 21.00, Un sogno a Istanbul, tratto da “La Cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz, di Alberto Bassetti, con Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Mario Incudine e Adriano Giraldi. Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša, e del loro amore. Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarević, "occhio tartaro e femori lunghi", austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava “La Gialla Cotogna di Istanbul”, la canzone d’amore che Maša gli ha cantato. Maša ora è malata, ma l’amore finalmente si accende. Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione. Dal best seller di Paolo Rumiz "La cotogna di Istanbul", Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, "avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco".
Venerdì 6 marzo, alle ore 21.00, Luca Barbareschi in November, di David Mamet, traduzione di Luca Barbareschi e con Chiara Noschese, Simone Colombari, Nico di Crescenzo, Brian Boccuni. “November” è una macchina da guerra di comicità, fatta di continui cambi di ritmo, ripartenze spiazzanti, una pièce per attori equilibristi e funambolici. È una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo David Mamet è capace. È il novembre dell’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le possibilità di rielezione del Presidente in carica Charles Smith sembrano scarse: gli indici di gradimento sono in calo, i suoi soldi stanno finendo e la guerra nucleare potrebbe essere imminente. Il Presidente, però, non sembra avere nessuna intenzione di arrendersi. Scritto nel 2007, all’inizio della grande recessione, una delle più grandi crisi economiche di sempre, “November” è uno spaccato ferocemente esilarante di un Paese dove, se è vero che il fine giustifica i mezzi, certamente tutto è possibile quando la sopravvivenza del sogno americano coincide con la propria.
A chiudere la stagione 2025/2026, venerdì 10 aprile, alle ore 21.00, Le stravaganti dis-avventure di Kim Sparrow, di Julia May Jonas, traduzione Marta Salaroli, con Paola Minaccioni, Monica Nappo e Valentina Spaletta Tavella, regia Cristina Spina. “Le Stravaganti Dis-Avventure di Kim Sparrow” è una commedia che vede protagoniste tre donne impegnate nel settore dell'abbigliamento vintage. Donne che lottano per la propria sopravvivenza, in un confronto continuo con la solitudine e le difficoltà di invecchiare. La pièce teatrale ci immerge nelle profondità dell'esperienza femminile contemporanea, offrendo uno sguardo tanto esilarante quanto toccante sulle sfide quotidiane affrontate dalle protagoniste. La scrittura incisiva di Julia May Jonas brilla nell'equilibrio perfetto tra momenti di disperazione e improvvisi scoppi di ilarità. I dialoghi serrati e le dinamiche che si sviluppano costituiscono un'acuta osservazione sociale, rivelando la complessità delle relazioni interpersonali, delle emozioni contrastanti e dei sogni che animano i personaggi.
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
ABBONAMENTI
Intero € 140,00
Ridotto € 130,00
RINNOVO ABBONAMENTI
sabato 27 settembre: 17:00 – 20:00
domenica 28 settembre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
venerdì 3 ottobre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
sabato 4 ottobre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
domenica 5 ottobre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
NUOVI ABBONATI
venerdì 10 ottobre: 17.00 – 20.00
sabato 11 ottobre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
domenica 12 ottobre: 10.00 – 13.00 / 17.00 – 20.00
BIGLIETTI
intero: € 28,00 + € 3,00 prev.
ridotto: € 25,00 + € 2,00 prev.
under 30: € 10,00 + € 1,00 prev.
BIGLIETTI SINGOLI
in vendita dal 21 ottobre e nei giorni di spettacolo presso il botteghino con il seguente orario: 10:00 – 13:00 / 16:00 – inizio spettacolo
BIGLIETTI ONLINE
dal 13 ottobre su ticketone.it
CONTATTI
Teatro Flavio Vespasiano
Via Giuseppe Garibaldi, 263
teatro@comune.rieti.it
348.7167286